Fino alla metà del XIX secolo, la città di Pago era circondata da imponenti e sontuose mura con torri di difesa. Pago aveva diverse porte cittadine; la più grande si trovava nel quartiere di Katine, ed era chiamata Porta Marina. Se ne conserva oggi soltanto l'architrave del Principe Nikola Tiepolo. La Porta Minore si trovava un po' più a sud.
Un pittoresco villaggio sul lato meridionale dell'isola di Pago, in una insenatura incontaminata e poco profonda con numerose spiagge appartate. Noterete nella baia un'antica salina, costruita sotto il dominio francese.
Il Parco Nazionale di Paklenica si trova sul versante costiero del Velebit meridionale. Comprende il territorio dei corsi d'acqua Velika e Mala Paklenica, i loro riconoscibili canyon che sono tagliati verticalmente nel versante meridionale del Velebit e i più ampi dintorni.
La città di Pago possedeva già alla fine del XIX secolo una delle prime meridiane in Europa. L' indicazione del 15° meridiano si trova a circa 5 km da Pago, su una strada non asfaltata, in zona Santa Maria Maddalena, con un monumento marmoreo posto lungo la linea di intersezione.
Da quando con esattezza si produca sale a Pago semplicemente non lo sappiamo. La produzione di sale nelle terre croate è stata menzionata per la prima volta nel libro del prof. Candido dell'Università di Napoli, pubblicato nel 1912, dal titolo “Le saline dell'Adriatico”.
La costruzione della Chiesa di San Giorgio, patrono della città e dell'isola di Pago, iniziò prima del 1465 e proseguì fino alla fine del XV secolo.